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Trasimeno: oltre 100 adesioni alla Consulta dei giovani dell’Unione dei Comuni

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Oltre cento le adesioni alla neo Consulta giovanile dell’Unione dei Comuni del Trasimeno. Un dato molto significativo, secondo i promotori, “a conferma della necessità di un simile organismo”.

La Consulta, tra i pochi esempi in Italia di organo di rappresentanza giovanile in seno ad una Unione di Comuni, dopo la fase preparatoria durata circa un anno e mezzo (fatta di animazione, sensibilizzazione e raccolta adesioni), è pronta ad entrare nella sua fase operativa.

Obiettivi, funzioni e impegni futuri sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa, dal presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini, dal referente della task force per le politiche giovanili Adriano Bertone e dalla vicesindaca di Castiglione del Lago, Andrea Sacco. Ha preso parte alla presentazione anche il consigliere provinciale delegato Moreno Landrini, in rappresentanza della Provincia di Perugia.

Organo di “rappresentanza, incontro e partecipazione dei residenti fra i 16 e i 30 anni negli
otto territori aderenti all’Unione”, la Consulta è il risultato più importante del lavoro compiuto nei mesi scorsi dai giovani della task force. Essa rappresenta i giovani che vogliono partecipare all’ideazione, realizzazione e promozione di iniziative volte al benessere, al progresso sociale dei giovani, favorendo il raccordo tra giovani ed istituzioni locali; si propone di essere un punto di riferimento ed uno strumento di
conoscenza della realtà giovanile locale. Promuoverà progetti ed iniziative sulla condizione giovanile per favorire la crescita socio- culturale, formativa e professionale dei giovani; raccoglierà informazioni e collaborerà attivamente con le strutture pubbliche e private deputate all’istruzione, alla formazione, alle
pari opportunità, allo sport, al tempo libero, al volontariato alla cultura, all’inclusione sociale, alla promozione della salute, alla prevenzione del disagio giovanile. Presenterà progetti di intervento per i giovani da sottoporre agli organi dell’Unione dei Comuni; avrà la funzione di esprimere pareri sulle proposte di atti di Giunta e di Consiglio dell’Unione o su provvedimenti dei responsabili degli Uffici dell’Unione in materia di politiche giovanili.

“Sentivamo il bisogno – ha dichiarato Cherubini – di individuare una forma di partecipazione orizzontale con chi dovrà prendere le redini del futuro. Auspichiamo che questo sia il punto di partenza di una partecipazione diretta, formativa e civica alla complessa vita istituzionale e alle scelte che siamo chiamati a compiere”.

“Oggi si apre una nuova pagina – ha commentato Landrini -: la Consulta può essere un punto cardine per un territorio vasto come il Trasimeno e un viatico per altre realtà territoriali. Un progetto che dà risposte tangibili a chi vuole iniziare un percorso di partecipazione e condivisione”.

“E’ uno strumento che mancava – sono state le parole di Sacco – e che dovrà essere usato nel migliore dei modi. Grazie a questi giovani si potrà capire come percepiscono il territorio, quali sono le esigenze e le proposte”.

“E’ uno strumento che ci permette di realizzare un sano e stabile dialogo con le istituzioni – ha sottolineato Bertone – e di recuperare i giovani che troppo spesso si sentono esclusi. Oggi siamo all’apice di un percorso che ha coinvolto un grande numero di soggetti e che è stato impostato sul concetto chiave di intergenerazionalità e su un approccio multiprospettico”.

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Presenti tra gli altri alla presentazione la consigliera regionale Simona Meloni, che ha messo in evidenza la necessità di riuscire a trattenere i giovani sul territorio e l’assessora comunale di Magione Silvia Burzigotti per la quale “la Consulta è un germoglio di speranza in un momento molto delicato in cui le amministrazioni pubbliche hanno bisogno dei giovani”.

Alla stesura degli atti propedeutici alla costituzione della Consulta ha lavorato l’Ufficio di Piano. L’assemblea si riunirà di diritto tre volte l’anno nella Sala del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Trasimeno a Palazzo Baldeschi di Paciano.

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