Open day vaccinali dedicati alle donne in gravidanza: Ginecologi e ostetriche agli hub per accompagnare al vaccino le future mamme
“Genziana ha 43 anni, è una sportiva, lavora in ambito sanitario e mostra felice un pancione di 36 settimane che annuncia una imminente nascita. Samuele sarà il suo primo figlio, tanto atteso e cercato, frutto di un percorso di cure ormonali e una buona dose di speranza. “Ho effettuato appena pochi giorni fa la dose booster di vaccinazione anti covid-19 con convinzione e serenità, una decisione che ho preso con un alleato fondamentale in questo percorso, il mio ginecologo il dott. Ciro Sommella, primario del San Donato. Come tutte le donne che si sono trovate a dover vivere il periodo più bello e altrettanto delicato della loro vita in pandemia non nego di essere stata assalita da ansie e preoccupazioni appena iniziata la campagna vaccinale, dubbi che sono stati poi dissolti grazie al dialogo costante con il medico che ha mi ha fornito tutte le risposte di cui avevo bisogno. La mia è una storia particolare perchè la prima gravidanza è arrivata dopo un percorso di stimolazioni ormonali in piena emergenza sanitaria, ma dopo appena 40 giorni, purtroppo, ho perso il feto. La campagna vaccinale anti Covid 19 intanto era iniziata ed io ho ricevuto la prima dose di pfizer. La fortuna però almeno in quel momento non era dalla mia parte e sono stata colpita da una trombosi superficiale all’inguine nelle successive settimane.Mi sono curata con terapia eparinica e cardioaspirina e nel frattempo, risolto il problema, sono rimasta di nuovo incinta. Al momento di dover decidere cosa fare con i richiami del vaccino, sempre assistita dal dottor Sommella e dati alla mano su quello che rischiavo se non avessi proseguito, ho scelto di effettuare la seconda dose che fortunatamente non ha scaturito alcuna reazione. La paura di contagiarmi e mettere in pericolo il bambino dopo quello che mi era successo era troppa. Sull’ago della bilancia, nei giorni in cui dovevo decidere, i vantaggi rispetto ai rischi, pesavano notevolemte di più.
Per me è stato fondamentale avere a fianco passo dopo passo il mio ginecologo, la figura di riferimento in quei mesi di apprensione mista ad emozione e scoperta, colui che segue i primi momenti della nuova vita che sta crescendo. Mi sono fidata, ho fatto la scelta giusta”.
Prosegue senza sosta la campagna vaccinale contro il Covid-19 della Asl Toscana Sud Est e lo fa dedicando delle giornate di accesso diretto agli hub vaccinali alle donne in gravidanza che troveranno ad accoglierle ginecologi ed ostetriche che effettueranno i vaccini e forniranno risposte e chiarimenti a chi lo richiederà. Le prime date saranno in provincia di Siena:il 9 febbraio presso l’hub ex Macelli a Montepulciano dalle 14.30 alle 19.30, a Canpostsggia presso iPoliambulatori dell’ ospedale il 10 febbraio dalle 9.30 – 12.30 e ad Arezzo: al Centro Affari di Via Spallanzani dalle 9 alle 13.
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“Il Covid se preso in gravidanza rappresenta un problema clinico sotto vari aspetti – spiega il direttore del dipartimento Materno infantile Flavio Civitelli. – In primo luogo perché il virus se preso in gravidanza, può avere un decorso più severo in quanto si assiste ad una serie di modificazioni fisiologiche che possono di per sé aggravare la malattia.
Secondariamente, si è dimostrato anche che le gravidanze complicate da Covid hanno un maggior tasso di eventuali rischi più gravi”.
“La vaccinazione contro il covid effettuata durante la gravidanza e nel puerperio-conclude il dottor Ciro Sommella primario di ostetricia al San Donato- rappresenta un passo sicuramente fondamentale per la salvaguardia e la tutela della salute della diade mamma bambino;
è sicura e mette al riparo la madre e il figlio dai rischi legati alla malattia. Noi ci crediamo fermamente”.