L’ospedale San Donato di Arezzo è tra le 94 strutture sanitarie italiane, di cui sei in Toscana tra queste anche l’ospedale di Grosseto, premiate da Fondazione Onda, osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nell’ambito della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023), che individua i centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata.
Si tratta del primo riconoscimento, tra quelli promossi da Fondazione Onda, dedicato alla salute dell’uomo.
Secondo i dati, il tumore alla prostata è tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564mila le persone con una pregressa diagnosi, pari al 19% dei casi di tumore negli uomini e ogni anno si contano circa 36 mila nuove diagnosi. Tra gli obiettivi del Bollino Azzurro figurano il miglioramento dell’accessibilità, ai servizi erogati dai centri, il potenziamento del livello d’offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita dei pazienti e promuovere una informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico.
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“All’ospedale San Donato vengono curati ogni anno circa 300 pazienti per questa patologia e 150 con prostatectomia radicale robotica che rappresenta la migliore tecnica per il trattamento di questo tipo di tumore, dichiara Valentina Giommoni, dirigente medico dell’Urologia aretina.
Un lavoro di squadra che, oltre agli specialisti urologici, coinvolge la Radioterapia e l’Oncologia.
Al San Donato adottiamo un approccio multidisciplinare e personalizzato nel trattamento della malattia grazie alla collaborazione tra diversi specialisti: l’urologo, il radioterapista, l’oncologo medico, il radiologo, il medico nucleare, l’Anatomopatologo e lo psicologo, in questo modo possiamo migliorare la qualità della vita delle persone con tumore alla prostata e favorire, anche in termini di prevenzione, un’informazione consapevole tra la popolazione maschile
L’Ospedale di Arezzo con questo riconoscimento, prosegue la dottoressa Giommoni, conferma il suo ruolo di eccellenza in Toscana e nel centro Italia. Qui abbiamo un centro di radioterapia avanzato e un centro oncologico all’avanguardia per la terapia medica del tumore alla prostata, con numerosissimi trials clinici attivi.
Partecipiamo sempre con grande interesse alle iniziative promosse dalla Fondazione Onda, conclude Giommoni, perché rappresentano uno stimolo al miglioramento dei servizi, in un’ottica di sempre maggiore personalizzazione e con percorsi caratterizzati da approcci multispecialistici e all’avanguardia.”